In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Commento al Vangelo
Cosa dice la gente di Gesù? L’impressione è che si parli più poco di Gesù, né in senso favorevole, né in senso sfavorevole. Per i più c’è indifferenza, ci sia o non ci sia. Di fatto cosa si dice di Gesù? Cosa dice la storia, la scienza, la cultura, la filosofia, la società…? E soprattutto cosa diciamo noi di Gesù? “Voi chi dite che io sia?” La domanda è personale, più che la storia in generale coinvolge la MIA storia, la mia personalissima storia. Cosa dice la mia vita di Gesù? Perché più che le parole è la mia vita che racconta su cui o su cosa si fonda, che racconta il mio amore per lui o i miei tradimenti o addirittura la mia indifferenza. Chi è Gesù? È il Vivente, perché vive dentro di me e mi fa vivere di lui. Chi è Gesù? È Colui che mi ama, che è sceso per me, che per me si è fatto crocifiggere e che risorgendo mi ha aperto vie di salvezza. “Beato sei tu…”: come con Pietro, come con Paolo, come con tutti i battezzati, anche con me lui edifica la sua Chiesa.
A cura dell’Ufficio catechistico diocesano