In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Commento al Vangelo
Mi incuriosisce la figura di questo Scriba, un uomo colto, che domanda a Gesù: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Forse glielo chiede perché lo vuole mettere in difficoltà, oppure perché ha studiato tanto nella vita, è talmente pieno di nozioni da non capire più cosa è davvero importante sapere e fare.
Gesù gli risponde in modo diretto, citando la Parola di Dio, dice che la prima cosa che deve fare l’uomo è mettersi in relazione di ascolto con Dio, riconoscerne la divinità, e amarlo con tutto quello che ha: cuore, anima, mente e forza. Molte volte trovo difficoltoso mettermi in posizione di ascolto, quietando tutti gli stimoli che vengono da dentro e fuori di me. Penso che fare silenzio con tutto il mio essere e amare Dio sia davvero difficile, mi distraggo con estrema facilità, la vita è così chiassosa e frenetica. E poi ci sono davvero tante cose che attraggono la mia attenzione, più della preghiera. Mi domando se sono davvero in possesso del mio cuore, della mia anima, della mia mente e delle mie forze, se realmente le riesco a curare ed adoperare per quello che davvero conta per la mia vita, se so usare bene il tempo che Dio mi dà.
Gesù è stato generoso nel rispondere alo Scriba, tanto da rivelare anche quale sia il secondo comandamento più importante; penso che lo abbia fatto per far riflettere su quanto sia fondamentale fare degli esercizi di preghiera e meditazione per incontrare Dio; ma che si debbano necessariamente trasformare in relazione d’amore con gli altri, quelli che ci sono prossimi, quelli che ci sono stati messi accanto, come i familiari, i colleghi di lavoro, i compagni di scuola.
A cura dell’Ufficio catechistico diocesano